26 GENNAIO 2014 - H.21.00

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STORIE D'AMORE E DI CONFINO
MONOLOGO TEATRALE DI e CON: Ruggiero Valentini.
Tratto da: La città e l’isola, di G. Goretti e T. Giartosio, Donzelli editore.
Sotto il fascismo centinaia di persone, quasi esclusivamente uomini, vennero arrestate e mandate al confino perché omosessuali. Fu una vasta opera di repressione e segregazione, svolta nel massimo silenzio. A questo silenzio contribuivano anche le vittime. Confinati e ammoniti cercavano di occultare e far dimenticare lo scandalo che li aveva travolti.
Filippo e Salvatore sono due testimonianze di quel periodo, vivono a Catania ma la loro storia potrebbe essere ambientata in una qualsiasi città del meridione. Raccontano con la loro esperienza il ventennio tra le due guerre; tra aneddoti e ricordi, dipingono una realtà a volte allegra, il più delle volte amara, per chi come loro doveva vivere la propria affettività, le storie d’amore e di sesso, in clandestinità (come oggi del resto). Il tutto è pervaso da uno sfondo noir; dove l’indagine per un omicidio di un omosessuale diventa il pretesto per attuare una repressione (ai danni di omosessuali e non solo) durata quasi dieci anni.
La storia viene letta e interpretata in parte in dialetto. Uno pseudo dialetto meridionale, con inflessioni siciliane, pugliesi, napoletane, calabresi, dando voce alle centinaia di arrusi ( termine siciliano per indicare gli omosessuali) provenienti da tutta Italia, che hanno vissuto il dramma di quell’epoca.
Ritmato da basi musicali e registrazione d’epoca,il monologo coinvolge il pubblico, restituendo i colori e le atmosfere del Sud.



