08 NOVEMBRE 2013 - H.21.00

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L'UOMO ARRABBIATO CON DIO - ATTI I - II - III
L’UOMO ARRABBIATO CON DIO
studio teologico in tredici dialoghi a una voce
Che cosa comporta la fede? Quale deve essere il “giusto” rapporto tra Dio e l’Uomo? Su queste domande si è espressa la critica spirituale in qualunque cultura, in qualunque tempo. Ma fino a che punto l’Uomo, intenso come genere umano, ha il diritto di “arrabbiarsi” con Dio? Cosa può chiedere? Cosa può pretendere?
Da questi preamboli nasce il progetto “L’Uomo arrabbiato con Dio”, un evento articolato in cinque serate, che vuole analizzare tredici differenti temi fondamentali della teologia universale, attraverso la voce e il corpo di personaggi “simbolici” della cultura giudaico-cristiana. Le tredici pièces, opera di Walter Revello, vogliono presentare una prospettiva nella spiritualità, aperta a credenti di qualunque culto così come ad atei e ad agnostici: uno studio nella teologia, uno studio nell’animo umano.
MATTONI DI BABELE
studio sulla responsabilità
A Babele si è costruita una torre per salire fino al cielo, ma dal cielo è stata fatta crollare a terra. Perché? È davvero un peccato voler incontrare Dio, volergli parlare a quattr’occhi? E se sì, di chi è la piena responsabilità del “peccato”: chi è il peccatore tra Dio e l’Uomo?
IO DICO BARABBA
studio sulla giustizia
Ponzio Pilato mette gli abitanti di Gerusalemme davanti ad una scelta: Yehoshua/Gesù o Barabba? Chi parteggia per uno, chi per l’altro con un esito oltremodo noto. Ma su quali basi è fondata la scelta? È ad uno di quei votanti che è data la parola ora: qual è il giusto peso di una scelta e, soprattutto, quale giusto Dio sacrificherebbe il proprio figlio per il bene altrui?
ISCARIOTA
studio sul perdono
A Giuda Iscariota spetta il compito di tradire Gesù, permettendo il compiersi della salvezza. Un compito ingrato, affidato a quello che, in diverse fonti, è indicato come l’apostolo più vicino. In ogni senso. La prospettiva si sposta dal lato del “peccatore”, costretto ad affrontare se stesso, le emozioni (insospettate?) nei confronti del Maestro e, soprattutto, il peso di un perdono dovuto ma forse non automatico.
Un progetto di Walter Revello
Una produzione Barbari Invasori
In scena: Daniele Ossola, Marco Armellino, Walter Revello