015 NOVEMBRE 2013 - H.21.00

L'UOMO ARRABBIATO CON DIO - ATTI IV - V - VI
L’UOMO ARRABBIATO CON DIO
studio teologico in tredici dialoghi a una voce
Che cosa comporta la fede? Quale deve essere il “giusto” rapporto tra Dio e l’Uomo? Su queste domande si è espressa la critica spirituale in qualunque cultura, in qualunque tempo. Ma fino a che punto l’Uomo, intenso come genere umano, ha il diritto di “arrabbiarsi” con Dio? Cosa può chiedere? Cosa può pretendere?
Da questi preamboli nasce il progetto “L’Uomo arrabbiato con Dio”, un evento articolato in cinque serate, che vuole analizzare tredici differenti temi fondamentali della teologia universale, attraverso la voce e il corpo di personaggi “simbolici” della cultura giudaico-cristiana. Le tredici pièces, opera di Walter Revello, vogliono presentare una prospettiva nella spiritualità, aperta a credenti di qualunque culto così come ad atei e ad agnostici: uno studio nella teologia, uno studio nell’animo umano.
ATTO IV - LORO FUORI ED IO QUI DENTRO
studio sul legame
Dio ha bisogno di atti di fede, di prove. Abramo è il padre del patto uomo-dio, è il testimone della fiducia reciproca e per questo Dio non può che chiedergli la più alta delle offerte: la testa del suo stesso figlio Isacco, offerta in sacrificio. In tutto questo una donna, Sara, moglie e madre, non può che restare chiusa in casa ad aspettare un figlio che non tornerà e un marito che sarà solo più un carnefice ai suoi occhi. E tutto questo per un dio: ne vale la pena?
ATTO V- SOLO UNA DONNA
studio sulla dignità
Secondo alcune fonti, Yehoshua/Gesù ebbe una moglie, da molti identificata in Maddalena, una donna anomala, fuori dal comune, indipendente, l’apostolo più vicino al maestro. In questo quinto monologo, la parola è data a quella stessa Maddalena moglie, amante, compagnia, la quale chiede solo che il corpo del suo uomo, e non dio, le venga restituito, per il rispetto e la dignità che spetta a un uomo, chiunque egli sia.
ATTO VI - LA CROCE SULLA DESTRA
studio sulla serenità
Dismas è l’ultimo apostolo: il buon ladrone, quello che, posto al lato di Gesù, ne riceve l’ultimo insegnamento, l’ultimo perdono, l’ultima consolazione. E da quella croce, ormai rimasto solo in vita, ragiona e riflette, su se stesso, sulla vita, sul tormento e la serenità, sul profumo del mare in lontananza. È questa, in fondo, la vita?
Un progetto di Walter Revello
Una produzione Barbari Invasori
In scena: Elena Santoro, Antonella Argentini, Francesco Feola
TEATRO ARALDO - STAGIONE 2013 | 2014
info e prenotazioni
011.207.58.59
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