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22 NOVEMBRE 2013 - H.21.00

in scena
BARBARI INVASORI

L'UOMO ARRABBIATO CON DIO - ATTI VII - VIII - IX

L’UOMO ARRABBIATO CON DIO

studio teologico in tredici dialoghi a una voce

 

Che cosa comporta la fede? Quale deve essere il “giusto” rapporto tra Dio e l’Uomo? Su queste domande si è espressa la critica spirituale in qualunque cultura, in qualunque tempo. Ma fino a che punto l’Uomo, intenso come genere umano, ha il diritto di “arrabbiarsi” con Dio? Cosa può chiedere? Cosa può pretendere?

 

Da questi preamboli nasce il progetto “L’Uomo arrabbiato con Dio”, un evento articolato in cinque serate, che vuole analizzare tredici differenti temi fondamentali della teologia universale, attraverso la voce e il corpo di personaggi “simbolici” della cultura giudaico-cristiana. Le tredici pièces, opera di Walter Revello, vogliono presentare una prospettiva nella spiritualità, aperta a credenti di qualunque culto così come ad atei e ad agnostici: uno studio nella teologia, uno studio nell’animo umano.

 

ATTO VII - MARTA
studio sull’attesa

 

Al mondo c’è chi aspetta e chi cammina: non si può stare in mezzo a questi due universi in costante contrasto. Marta è una donna che cammina, sempre e comunque, qualunque cosa le accada, anche quando Yehosua entra nella sua vita, anche quando suo fratello Lazzaro si ammala, anche quando muore, anche quando nessuno corre a salvarlo. Può aspettare l’arrivo di un miracolo, Marta? E se sì, qual è il peso?  

 

ATTO VIII - IO, LO SPECCHIO

studio sul rimorso

 

Yehudit/Giuditta è un’eroina, è la donna che ha salvato il suo popolo sacrificando la sua purezza, la sua anima il suo pudore. È la donna simbolo del coraggio, della fede, della giustizia. Ma dentro cosa le si smuove? Qual è il peso per un peccato fatto a fin di bene? Non potevano esserci alternative all’uccisione di Oloferne? E ormai, forse, è solo troppo tardi…

 

ATTO IX - QAYIN
studio sulla morte

 

Caino è il simbolo del peccato, dell’avvento della morte sulla terra. Eppure Dio ordina che nessuno lo tocchi, che nessuno lo ferisca. Perché? In dialogo costante, durato l’eternità di una vita, Caino chiede a dio, inutilmente, di spiegarli perché non lo ha punito e lo supplica, con tutto se stesso, di lasciarlo morire perché, in fondo, la morte può essere solo una grande consolazione. 

 

Un progetto di Walter Revello

Una produzione Barbari Invasori


In scena: Patrizia Schneeberger, Monica Carelli, Massimo Chionetti

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TEATRO ARALDO - STAGIONE 2013 | 2014

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